Zeppe<p>«La <a href="https://puntarella.party/tags/Spagna" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>Spagna</span></a> ha abbracciato la transizione ecologica con più vigore di altri paesi. Il 16 aprile, l’azienda di stato [... ha annunciato che] le energie <a href="https://puntarella.party/tags/rinnovabili" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>rinnovabili</span></a> hanno soddisfatto il 100% del fabbisogno energetico nazionale. Non era mai successo».</p><p>«L’ottimo risultato però ha un contraltare. Gli impianti eolici e fotovoltaici vanno realizzati nelle zone che offrono le migliori condizioni ambientali. [...] Oggi il 42% dell’energia elettrica è prodotta in quattro regioni spagnole che ne consumano appena il 12%. Al contrario, l’area metropolitana di Madrid produce solo il 4% dell’energia che consuma [...]. La transizione verso le fonti rinnovabili non è stata accompagnata da investimenti nei cavi. E lo stress a cui è sottoposta la rete aumenta la probabilità di collassi casuali o dolosi».</p><p><a href="https://ilmanifesto.it/transizione-climatica-un-cammino-virtuoso-ma-ancora-fragile" rel="nofollow noopener noreferrer" translate="no" target="_blank"><span class="invisible">https://</span><span class="ellipsis">ilmanifesto.it/transizione-cli</span><span class="invisible">matica-un-cammino-virtuoso-ma-ancora-fragile</span></a></p><p><a href="https://puntarella.party/tags/CapocciDice" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>CapocciDice</span></a></p>